CORRADO LEVI Tra sorriso e sogno



Dall’ 11 aprile la galleria Fabbrica Eos ospita una mostra dedicata a Corrado Levi, figura poliedrica e multidisciplinare dell’arte e della cultura italiana.
Questa mostra prende spunto dalla lunga consuetudine di mostre precedenti attuate in questa galleria.
Artista, architetto, scrittore e critico, Corrado Levi ha sfidato e continua a sfidare le regole restrittive delle singole
discipline, aprendo di volta in volta nuove possibilità espressive nella cultura contemporanea.

Come egli stesso si definisce:
“Sono un italiano di plurima formazione: allievo, come architetto, di Franco Albini e Carlo Mollino, come scrittore di Karl Kraus e di Erik Satie, come artista di molte generazioni di artisti, dall’Arte Povera di cui imparo il linguaggio, alla Transavanguardia a cui rubo la libertà, ai graffiti di cui invidio la strada, e molti altri”.

Opere che si guardano intorno, rispettando il contesto, le preesistenze, la natura; che alludono, suggeriscono, rimandano, tra sorriso e sogno; progetti in cui, alle volte, la scelta primaria è quella di non scegliere, lasciando
vincere il caso, dopo averlo compreso.

Corrado Levi. Cenni biografici
Allievo di Carlo Mollino e Franco Albini. Docente di Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Come architetto ha svolto attività professionale a Torino, a Milano e a Marrakech, dove vive, e ha pubblicato Trattatino di architettura (Tranchida,Milano, 1993) e Tiro al bersaglio su problemi di architettura (Tranchida, Milano, 1994).
Sul suo lavoro di artista, esposto in Italia e all’estero dal 1983, ha pubblicato Teoria e lavori. Arte 1982-1996 (Giancarlo Politi Editore, Milano, 1996) e Vedere l’arcobaleno con la coda dell’occhio (Charta, Milano, 2002).
L’attività critica tra arte e architettura vede la pubblicazione del fondamentale Una diversa tradizione (Clup, Milano, 1985), e del recente E’ andata così (Electa, Milano, 2009), mentre la sperimentazione linguistica trova in Canti Spezzini (Chimera, Milano, 1986) e Marrakech Teoria (Cadmo, Firenze, 2004) i momenti di maggiore intensità.
Della sua profonda conoscenza del mondo dell’arte contemporanea scrive in Mes Amis! Mes Amis! (Edizioni Corraini, Mantova, 2007). Ha vinto il Premio In-Arch per l’architettura ed è Guanto d’Argento di Boxe Francese Savate.