“Hyper Leisure” mostra di Bramante a Cernobbio (CO)

1 Luglio 2021

“HYPER LEISURE”
Mostra personale di DAVIDE BRAMANTE
a cura di Aldo Premoli
Dal 3 luglio al 30 ottobre 2021

OPENING: sabato 3 luglio – 18.00 / 21.00

La Cernobbina Art Studio
Via Regina 69 – 22012 Cernobbio (CO)

COMUNICATO STAMPA

Dopo quindici terribili mesi dove i viaggi li abbiamo solo sognati, Davide Bramante propone in questa mostra-cameo una selezione di opere costruite a partire da scatti effettuati negli anni precedenti la pandemia in ogni parte del mondo. Ciò che ci restituisce dei suoi viaggi è innanzitutto il modo in cui li affronta: che inizia sempre con un primo scatto della sua reflex, sempre analogico ma a pellicola bloccata. Il suo viaggio prosegue poi, scatto dopo scatto depositando sulla stessa porzione di pellicola particolari ma persino altre vedute… è una tecnica da sempre distintiva del lavoro di Bramante, dove la “convenzione” della prospettiva rinascimentale viene abbandonata per un oltre che non ammette geometrie fisse.
Nelle opere di Bramante le immagini che si sovrappongono (sino a 12 volte) divengono passo dopo passo sempre più impercettibili per comporsi in un trompe l’oeil che impegna contemporaneamente i sensi e il cervello di chi guarda: alla ricerca del “ri-conosciuto” o al contrario di quel stiamo imparando a conoscere di un luogo mai visto.
Sono soprattutto paesaggi i soggetti privilegiati di Bramante, tanto urbani che naturali: ma anche in quest’ultimo caso prevedono la presenza di dettagli che testimoniano l’immancabile antropizzazione a cui nel bene (questo aspetto è congeniale alla poetica di Bramante) o nel male il nostro pianeta è sottoposto.
Come per ogni fotografo-artista per Bramante la stampa costituisce un segmento costitutivo della progettazione di un’opera. Nel corso della sua carriera l’artista ha sperimentato ogni tipo di supporto e sovra-elaborazione dei suoi scatti.
Li ha trasportati persino in ambito pittorico sovrapponendovi l’intervento di pennellate; o scultoreo ad esempio  con fascinose retroilluminazioni.
Per questa mostra ha deciso di affidarsi esclusivamente a stampe su plexiglass o su piatti di Villeroy & Boch anche con un’inedita resa di colore pop.

Aldo Premoli

After fifteen terrible months during which we have only dreamt of traveling, Davide Bramante proposes a selection of works taken across the world prior to the pandemic. What he conveys of his travels is, first of all, the way in which he embarks on them, which always begins with a first shot of his reflex, always analogue but with blocked film. His journey then continues, shot after shot, depositing details or even other shots on the same portion of film. This is a technique that has always been distinctive of Bramante’s work, where the “convention” of the Renaissance perspective is abandoned for a paradigm not constrained by fixed geometries. In Bramante’s works the overlapping images (up to twelve per work) become step by step more and more imperceptible, turning themselves into a trompe l’oeil that simultaneously engages the senses and the brain of the beholder. Searching for the “recognized” or contrary to that we are learning about a place never seen before. Above all landscapes are Bramante’s privileged subjects, both urban and natural: but even in the latter case they foresee the presence of details that testify the inevitable anthropization to which, for good or for evil, our planet is subjected. This aspect is congenial to Bramante’s poetics. As for any photographer-artist, for Bramante, printing constitutes a constitutive segment of the design of a work. Over the course of his career, the artist has experimented with all kinds of support and over-processing of his shots. He even transported them to the pictorial field by superimposing the brushstrokes, or sculptural for example with fascinating backlighting. For this exhibition he decided to rely exclusively on prints on plexiglass or on Villeroy & Boch plates, including with an unprecedented pop color rendition.

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